Edoardo II, l’uomo, la congiura, la prigionia

Edoardo II Plantageneto (1284-1327?) fu uno dei re inglesi meno amati dal suo popolo. Fin dall’ascesa al trono, nel 1307, suscitò malumori per l’eccessivo attaccamento a una serie di favoriti di corte. Un destino avverso ebbero le sue guerre alla Scozia, a differenza di quanto compiuto da suo padre Edoardo I, soprannominato “il martello degli scozzesi” per i successi riportati in battaglia oltre il Vallo di Adriano.

Durante il regno di Edoardo II, non soltanto gli scozzesi riuscirono ad affrancarsi nuovamente dalla Corona, ma persino sul suolo inglese scoppiarono rivolte nobiliari, vere e proprie guerre civili causate dalla ribellione dei baroni ai favoriti del re. Questi conflitti trascinarono l’Inghilterra sull’orlo dell’abisso. Nel 1326, un barone particolarmente intraprendente di nome Roger Mortimer divenne amante della moglie di Edoardo, la regina Isabella, e insieme progettarono un piano per deporre Edoardo II. Il popolo inglese, prostrato da quasi vent’anni di conflitti senza vinti né vincitori, appoggiò la congiura, e il re venne catturato. Trasferito al castello di Kenilworth, nelle Midlands, fu costretto ad abdicare in favore del giovane figlio, divenuto re col nome di Edoardo III nel gennaio del 1327. Il vecchio sovrano trascorse i nove mesi successivi in prigione, prima a Kenilworth e poi nel castello di Berkeley, dove secondo le cronache coeve trovò la morte. L’ex re ebbe esequie pubbliche (ma le sembianze del monarca vennero celate da una maschera funeraria per la prima volta nella storia inglese) e fu inumato in uno splendido mausoleo gotico nell’attuale cattedrale di Gloucester.

MAUSOLEO GLOUCESTER

Il mausoleo di Edoardo II a Gloucester

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