AVE, MARIA!

Ave, Maria!

 

Con queste parole oggi un popolo di tuoi figli

s’avvia dalle valli e dai colli e da paesi lontani,

e solleva lo sguardo pieno d’amore verso Monte Spineto,

e commosso ti saluta, o vergine benedetta: Ave, Maria!

 

… Ave Maria! come è dolce questo saluto!

E’ il saluto della pace tanto sospirata da tanto,

il saluto che Ti annunciava la maternità divina,

il saluto che i popoli vanno ripetendo

quasi a confortarsi nel ricordo che tu,

dal giorno in cui la prima volta risuonarono

quelle angeliche parole, sei diventata

anche la madre di tante povere anime afflitte,

e il figliolo di Dio veniva a farsi nostro fratello!…

       

Ave, Maria! Oh cara Madonna,

lascia che con amore di figli e piangendo di amore

noi veniamo ai tuoi piedi a ripeterti il soave saluto!

E’ un inno di fede, di gratitudine, di fiducia, di speranza

e di tutto ciò che vi può essere di sacro e di grande

nel cuore di poveri figli verso la loro madre: Ave, Maria!

 

O Maria! Madre, cara madre nostra!

ricevi questo grido dei tuoi figlioli,

ed abbi sempre misericordia di noi,

o madre grande delle divine misericordie!

Ave, Maria! Vergine santissima di Monte Spineto,

Cara e dolcissima Madonna mia,

con quanta effusione noi piangeremo

ai piedi del tuo altare,

dopo tanto tempo che non siamo più venuti!

Ma tu ci conoscerai ancora, madre nostra,

guardaci …siamo tuoi poveri figli!

Aprici le braccia e il cuore

affinché sul tuo seno troviamo conforto e vita!

 

…  Oh quante volte, o vergine santa,

quante volte fummo noi i figli ingrati che,

accolti e benedetti da te,

ci siamo poi allontanati dimenticando i tuoi benefici.

 

… Cara madre, dì una parola di perdono e di pietà:

siamo i tuoi poveri figli ancora, abbi misericordia di noi!

Abbi misericordia di noi,

ai tuoi piedi vogliamo diventare degni tutti quanti di esserti figli,

così che nessuno sia rifiutato dalla materna tua benevolenza.

 

Ave, Maria! e noi ti salutiamo, o umile e grande più che creatura:

o vergine bella che di Monte Spineto, che in soavissimo atteggiamento

mostri il tuo divino figliolo in atto di benedirci! Salve a te o beata!

 

…  Ave, Maria!

Oggi dinanzi a te è il trionfo della fede, è una calca,

è una piena di turbe venute dalla città, dai villaggi, dalle campagne

senza curar di fatiche e disagi, bramose di penetrare nel tuo Santuario,

di stringersi per un istante, incalzate dall’onda pia al tuo altare,

di fissare in te più da vicino lo sguardo, di ripetere: Ave, Maria!

 

O Maria, santifica tutto questo popolo,

genuflesso a te dinanzi e contrito …

Madre di grazia ti chiama la voce universale delle genti, che invocandoti

da secoli e secoli riceve ogni sorta di benedizioni e di prodigi.

E nuovi prodigi compi tu oggi,

aumentando le glorie della tua misericordie, o Maria!

 

O Maria, rendi vana per sempre l’opera dell’inferno e del mondo,

raffermando nel cuore ai tuoi figli quella fede per la quale

tu fosti degna d’essere la madre del verbo e madre nostra!

 

… Tra il profumo de’ fiori,

tra il suono festivo delle campane

e rombo di cento e cento mortaretti:

tra un’onda di luce e un azzurro immenso di cielo,

e lo scintillar di mille faci:

tra le lacrime e la fede della tenerezza figliale,

accogli, o pia o bella, o clemente,

la preghiera dell’anima: salva la fede del tuo popolo.

O madre, è il voto di tutti, è il grido dei cuori,

nel giorno del nostro amore e del tuo trionfo:

è il sospiro che ti mandano mille e mille figli

qui venuti a piangere ed a pregare:

salva, o Maria, salva ancora il tuo popolo!

 

                                                              Archivio, Vol 61,12, p.  22ss

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